
Un promotore finanziario a Frosinone ha il compito di gestire gli investimenti del cliente che gli affida una parte dei propri risparmi: si tratta di una figura che è disciplinata a livello normativo, con la legge n. 1 del 2 gennaio del 1991, all’articolo 5. Il suo compito è quello di mettere a disposizione del cliente una serie di prodotti finanziari, e al tempo stesso di garantirgli vicinanza e assistenza. Insomma, il promotore finanziario è destinato a diventare un uomo di fiducia, non solo sul piano commerciale ed economico ma anche sotto il profilo personale.
Il lavoro di un promotore finanziario a Frosinone comincia nel momento in cui si informa a proposito delle competenze di cui il cliente è in possesso: una volta capite le conoscenze dell’interlocutore, può avviare un dialogo efficace. Ma quali sono le informazioni principali? Da un lato le esigenze in termini di gestione del rischio, e dall’altro lato le capacità di spesa. Dopo che la situazione patrimoniale del cliente è stata accertata e ben delineata, è possibile individuare i prodotti che gli possono essere proposti. Ovviamente, il tutto deve avvenire prendendo in considerazione gli obiettivi che il cliente è intenzionato a raggiungere.
In effetti gli obiettivi possono essere diversi: c’è chi è intenzionato unicamente a proteggere il proprio patrimonio, in un’ottica conservativa, e chi – invece – vuole guadagnare, in un’ottica speculativa. Dalla considerazione degli obiettivi dipendono le offerte disponibili. Naturalmente la condotta di ogni promotore finanziario a Frosinone deve rispettare delle regole ben precise, identificate dal Codice di vigilanza sulle attività dei promotori finanziari Assoreti e dal Codice di autodisciplina Anasg, che costituiscono due codici deontologici a cui fanno riferimento gli addetti ai lavori. Una delle norme principali è quella che prevede che l’interesse del cliente debba venire prima degli interessi del promotore: l’onestà e la trasparenza sono doti di cui non si può fare a meno.